Untitled (Realizzata nel 1966 – A Verzegnis dagli anni ‘90) – Art Park
Camminando nel parco incontriamo un cubo formato da blocchi rettangolari di legno di larice accatastati in modo regolare a direzioni alterne. Untitled è stata realizzata dall’artista americano Robert Grosvenor, tra il 1978 e il 1979, e successivamente acquistata dal Collezionista Egidio Marzona e collocata nell’Art Park nel 2001. L’opera appoggiata direttamente sul manto erboso è posizionata accanto a un piccolo laghetto artificiale, all’imboccatura del sentiero che collega le due porzioni di prato. Grosvenor nasce a NY nel 1937 ed è uno dei protagonisti sulla scena internazionale della Minimal Art, corrente artistica sviluppatasi negli anni Sessanta. Il termine Minimal Art, introdotto dal critico Richard Wollheim (Art Magazine, 1965), identifica opere caratterizzate da strutture elementari, dalla semplicità dei materiali e da un rigore espressivo che esclude il coinvolgimento emozionale del pubblico. Un’indifferenza per la qualità formale ed espressiva dell’opera d’arte mutuata dai ready-made di Duchamp la cui influenza è riconosciuta dagli stessi artisti.
La critica evidenzia inoltre una consonanza con le ricerche che in quegli anni riguardavano altri settori artistici: si pensi alla musica minimalista di compositori come Terry Riley, Steve Reich, La Monte Young e Philip Glass e alle ripetizioni ossessive di movimenti apparentemente banali nelle danze di Yvonne Rainer. Non possiamo non riscontrare quindi delle similitudini tra la sua opera di Grosvenor e quella del collega Carl Andre con la quale comunica solo visivamente all’interno del parco. Entrambe infatti sono caratterizzate da forme semplici, ottenute dall’accostamento di unità geometriche elementari di produzione industriale che vengono utilizzate nella loro purezza e i cui colori coincidono con quelli del materiale stesso. I moduli, così esposti ed accostati nello spazio, non presentano alcun carattere narrativo o allusivo ma mostrano semplicemente la loro natura di oggetti. Osservando l’opera da diversi punti di vista possiamo godere anche del paesaggio circostante e di una bellissima vista sul monte Amariana che si staglia dietro il centro abitato. [Eva Basso]
Ph. © Eva Basso